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Completamente sepolta dai lapilli e cenere vulcanica dalla tremenda eruzione del 79 d.C., la città di Pompei è rimasta immortalata nel tempo.
Dall’inizio degli scavi, alla metà del XVIII secolo, fu rinvenuta una quantità di reperti e tesori culturali tali da fornire una visione approfondita e dettagliata su come fosse la vita del mondo antico. L’Anfiteatro, il Tempio di Giove, la Casa del Fauno, la Casa del Menandro, la Casa dei Vettii, la Villa dei Misteri rappresentano i punti salienti da visitare.
Con il continuo lavoro degli archeologi, che scavano ancora in quest’area, nuove scoperte arricchiscono sempre più questo sito unico al mondo.
Questo luogo vanta tutt’oggi milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo che apprezzano le rovine ben conservato, la particolare architettura delle cose e le tecniche artistiche già famose al tempo.
Tra gli scavi archeologici spicca il sito minore di Stabiae
Ville d’Otium dove gli antichi proprietari romani venivano a rilassarsi e a godere delle bellezze del luogo.
Ancora oggi si può entrare nei salotti, nei soggiorni, negli atrii panoramici, ammirare il mare e il Vesuvio dalle stesse finestre a cui si affacciavano, camminare sugli stessi mosaici geometrici, labirintici, circondati da pareti affrescate di rosso, giallo,di azzurro, con farfalle, animali fantastici, e figure mitologiche.
Qui hai la sensazione di rivivere non tanto la tragedia dell’eruzione, che qui appare come una soave dormienza, ma la vita nel suo godimento del corpo e dell’anima!
Villa San Marco con una superficie di 11.000 mq., è una delle più grandi tra le ‘villae’ romane a carattere residenziale
Villa Arianna la più antica, deve il nome alla grande pittura a soggetto mitologico rinvenuta nella parete di fondo del triclinio, chiamata Dea Flora detta anche la Primavera di Stabiae, il cui dipinto è custodito presso il Museo Archeologico di Napoli